L’uomo ha
sempre avuto bisogno di risposte, di darsi delle spiegazioni per
quello che non riusciva a comprendere. Al giorno d’oggi i fenomeni
si studiano in modo scientifico, come facciamo noi al Politecnico, ma
in passato gli uomini non avevano i nostri mezzi e, dunque,
inventavano. Si lasciavano trasportare dall’istinto e cercavano di
dare una spiegazione il più possibile convincente, ed evidentemente
loro credevano davvero nei propri miti e leggende, altrimenti non
sarebbero sicuramente arrivati fino a noi.
Esistono
miti riguardanti la nascita del mondo, del mare, e anche riguardo la
nascita dei colori. Una delle leggende più pittoresche e
affascinanti è quella degli Indios dell’Amazzonia.
Nella mitologia classica esisteva una dea dell'arcobaleno, la dea Iris.
Nella mitologia classica esisteva una dea dell'arcobaleno, la dea Iris.
E riguardo il
mio colore, il lavanda rosata?
Purtroppo il
lavanda rosata è un colore molto particolare, difficilmente presente
e riconoscibile in letteratura. E’ talmente chiaro che potrebbe
essere confuso con il bianco, ma non ha niente a che vedere con esso.
Per documentarmi sulle leggende riguardanti il lavanda rosato ho
dovuto fermarmi a quelle riguardo il lavanda e il rosa.
Il
lavanda come sinonimo di tranquillità.
Un’altra
versione della nascita della piante della lavanda, e conseguentemente
del suo colore, è quella della pianta di prugne dorate.
Il
lavanda rosato però ha anche alcuni tratti del rosa, come suggerisce
il suo nome. Il rosa rappresenta
la capacità di aprirsi verso il prossimo in un continuo ed
equilibrato scambio tra il dare e il ricevere, non per nulla è molto
presente nelle tradizioni cattoliche, basti pensare a come viene
raffigurata spesso la Madonna:
incoronata di rose rosa.
Dunque, se il
lavanda è simbolo di serenità e tranquillità, e il rosa
rappresenta la purezza, possiamo dedurre che nel lavanda rosato tutte
queste qualità siano sommate: un colore quasi divino.
Nessun commento:
Posta un commento