In
passato i coloranti erano solo di origine naturale, molto più
difficili da reperire e, per questo, molto costosi. Fu Perkin a cambiare le cose quando brevettò il primo colorante sintetico tessile, il viola, nel 1858.
In
passato era molto difficile ottenere il colore lavanda rosata, ma si
poteva trovare un suo simile, un rosa chiaro tendente al salmone, a
Pozzuoli, in provincia di Napoli, in una terra che venne utilizzata anche per
alcuni dipinti murali medievali.
Oggi
il color lavanda rosata, o comunque un suo simile, può essere dato
da diverse molecole chimiche, come l’eritrosina, l’astaxantina e
la cantaxantina.
L’eritrosina
(E 127) è utilizzata quale colorante alimentare in caramelle, canditi, farmaci e molto altro. Inoltre è molto utile quale colorante della placca dentale.
La FDA americana l'ha identificata come sostanza
rischiosa negli alimenti perché contiene una concentrazione di iodio
del 22%, quindi comporta rischi per il tumore alla tiroide e
ipertiroidismo.
L’astaxantina
C40H52O4
è una molecola di carotene in cui sono presenti quattro atomi di
ossigeno. La loro presenza fa variare la quantità di energia
necessaria a spostare i suoi elettroni e pertanto la molecola
presenta un colore diverso rispetto al carotene.
L’astaxantina
è rosa ed è responsabile del colore del salmone. Si trova anche nel
carapace dei crostacei (gamberetto, aragosta) dove si manifesta però
solo dopo la bollitura; negli animali vivi il colore è infatti
mascherato perché la molecola è legata a una proteina e appare di
colore nerastro.
Si
ottiene da una microalga l’Haematococcus pluvialis.
La
cantaxantina C40H52O2,
responsabile del colore del fenicottero americano, è una molecola di
astaxantina che ha perso i suoi due gruppi -OH. Il colore dei
fenicotteri è dovuto alla loro dieta a base di gamberetti. In
cattività, se non nutriti con tale alimento, perdono il colore rosa
chiaro.
Informazioni
prese da:
http://www.orientachimica.unimi.it/Iniziative/LabDocenti2013/Coloranti%20organici_Silvani%202013.pdf
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