“La
vita comincia da qualche parte con il profumo alla lavanda”
André Aciman
André Aciman
I proverbi sul lavanda
rosata, o più in generale sul color lavanda, sono pressoché
introvabili. Nonostante tutto sono riuscito a scovare un antico detto
francese, che recita:
“Bonne
baiassiere vaut mieux que champ de blé”.
Che,
tradotto in italiano, sarebbe: "un
buon campo di lavanda vale di più che un campo di grano".
Sembra
che la lavanda, a livello culturale, sia stata diffusa dai romani che
durante le loro battaglie ne portavano sempre con sé da usare in
caso di ferite o malattie.
I
fiori di lavanda erano spesso utilizzati per la realizzazione di
filtri d'amore, inoltre
si
pensava anche che potessero portare felicità e benessere, oltre che
protezione dal male: si facevano croci di rametti di lavanda per proteggersi dal diavolo.
In alcuni paesi vi è la tradizione di mettere qualche spiga di lavanda nel corredo della sposa come buon auspicio.
In alcuni paesi vi è la tradizione di mettere qualche spiga di lavanda nel corredo della sposa come buon auspicio.
Nel Medievo le venne attribuito un potere disinfettante, infatti veniva usata davanti alle porte di casa per tenere lontana la sporcizia che imperversava per strada. Con essa si facevano impiastri per combattere la peste.
Per
quanto riguarda il più generico color viola, è interessante notare
come nel mondo dello spettacolo abiti e oggetti di questo colore
siano tutt’oggi considerati maleauguranti.
Questa
credenza deriva dal Medioevo, quando, durante
i 40 giorni quaresimali, venivano vietati tutti i tipi di
rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano
per le vie o le piazze delle città. Questo comportava per gli attori
e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi
economici. Il collegamento con il colore viola è dovuto al fatto che
i paramenti liturgici utilizzati durante la Quaresima sono
proprio di questo colore.
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